Teutra/blog » SEO » Operatori di ricerca di Google: tutto quello che devi sapere +esempi

Gli operatori di ricerca di Google sono quei comandi che si digitano direttamente sulla riga di ricerca, senza utilizzare nessuno strumento esterno al motore di ricerca stesso.

Non tutti li conoscono pur essendo uno strumento SEO gratuito ma molto potente per analizzare aspetti significativi del nostro sito web.

Gratuito e alla portata di tutti.

 

 

Che cosa sono gli operatori di ricerca di Google

 

Una ricerca pubblicata da comscore.com ci dice che gli italiani passano 2,3 ore al giorno online.

Gli interessi vanno dall’intrattenimento, ai social network, al desiderio di rimanere aggiornati sulle novità.

I motori di ricerca, che in Italia è sinonimo di Google, sono un canale molto importante e usato.

E cosa si fa sui motori di ricerca ?

Si cerca qualcosa, direbbe il compianto Massimo Catalano.

Ma queste ricerche le sappiamo fare bene?

Sappiamo utilizzare a pieno gli operatori che Google ci mette a disposizione?

Quando si svolgono delle attività SEO online, a volte si cercano strumenti a pagamento o gratuiti per fare delle interrogazioni che possiamo fare utilizzando esclusivamente gli operatori di ricerca di Google.

Ad esempio l’operatore INURL mostra un elenco di siti web con una determinata keyword nell’URL (l’indirizzo web).

Utilizzato in una certa maniera, può fornirci informazioni molto utili dal lato SEO.

Esempio:

inurl:/fiat “500”

Come SERP (pagina dei risultati della ricerca di Google) ottengo un elenco di pagine web che hanno la stringa “fiat” nell’URL della pagina e la stringa “500” nel suo contenuto.

Riuscite a capire la potenzialità per le nostre ricerche SEO?

Proviamo a elencare un po’ di questi operatori con degli esempi, alcuni sono conosciuti e a volte banali, altri un poco meno.

Lo scopo è comunque quello di aprire una discussione sull’argomento e di capire come e quando vengono usati dagli esperti SEO e dai professionisti del web ma anche dall’utente comune.

 

Query per studiare la nicchia di mercato

 

Valutare i competitors esistenti per una determinata parola chiave, è una delle attività che un consulente SEO deve effettuare quando analizza una nicchia di mercato.

Lo scopo è quello di valutare la quantità e la qualità dei concorrenti per stabilire, normalmente in base al budget del cliente, quali keywords utilizzare per la campagna di web marketing.

Si possono ottenere ottimi risultati semplicemente interrogando il nostro motore di ricerca preferito, Google.

Un buon punto di partenza può essere l’utilizzo di una query che utilizza gli operatori INTITLE e ALLINTITLE.

Sappiamo che per l’algoritmo di ricerca di Google, il tag TITLE è uno dei parametri più importanti per capire l’argomento della pagina in analisi.

Per aiutare l’algoritmo di Google in questo compito non semplice, si cerca d’inserire la chiave di ricerca nel titolo della pagina, almeno un buon consulente SEO questo dovrebbe fare.

Con le query INTITLE e ALLINTITLE possiamo estrapolare dati fondamentali per la nostra analisi della nicchia di mercato in esame, senza alcun software, solo interrogando il motore di ricerca.

Vediamo come.

 

INTILTE e ALLINTITLE

 

INTITLE: è una query che evidenzia tutte le pagine che hanno, nel titolo, e in qualsiasi ordine, una delle stringhe che gli passiamo come parametro.

Esempio

intitle: vacanza hotel Aosta

otterrò una lista di tutte le pagine che hanno nel titolo, la stringa vacanza o la stringa hotel e oppure la stringa Aosta.

Guardando la pagina dei risultati di Google otteniamo un utile punto di partenza per valutare la concorrenza delle keywords che sto prendendo in esame.

Ricavo infatti l’informazione di quante pagine, e di conseguenza, quanti competitors stanno cercando di posizionare un sito web per queste chiavi di ricerca e anche chi sono.

Ma non basta, andiamo più in profondità con la query ALLINTITLE.

ALLINTITLE: Lo uso di solito per verificare quanti (numericamente) e chi sono i competitor per una determinata parola chiave.

E’ una query che mostra tutte le pagine che hanno, nel titolo, e in qualsiasi ordine, tutte le parole che gli passiamo come parametro, in qualsiasi ordine.

Questa volta, la query

allintitle:vacanza hotel aosta

mi mostrerà  le pagine che hanno, nel titolo, la parola vacanza più la parola hotel più la parola aosta.

Da una analisi del genere posso valutare se, per una determinata keyword, ho poca o molta concorrenza, e capire anche se aspettarmi uno scontro con siti che hanno a disposizione grossi budget o meno.

Se raccolti tra apici, la query ritorna l’elenco con la stringa esatta nel titolo.

Esempio la query

allintitle:”hotel aosta”

mostra le pagine che hanno nel titolo la stringa con corrispondenza esatta “hotel aosta“.

L’esempio che vi ho appena mostrato mi è molto utile e lo utilizzo parecchio nello studio delle keywords.

Detto questo, vi illustro l’utilizzo di inanchor, allinanchorinurl, allinurlintext e allintext.

Il modus operandi è simile a quello che abbiamo visto per intitle: e allintitle:, quello che cambia è l’oggetto della ricerca.

Con intitle: e allintitle: il campo di ricerca è il titolo delle pagine, con inanchor: e allinanchor: il campo di ricerca è l’anchor text, con intext: e allintext: il campo di ricerca è il contenuto della pagina.

Infine, con inurl: e allinurl: ci occupiamo della URL della pagina.

Sono punti di vista diversi, utili per vedere, da varie angolazioni, sempre la medesima cosa: quanti e chi sono i nostri concorrenti.

Ti invito a riflettere anche sul perché esistono questi particolari operatori per interrogare il motore di ricerca proprio su determinati campi, proprio su titolo, url, anchor text e contenuti.

Non sono proprio questi i parametri piu’ importanti di una buona SEO on-site?

 

INANCHOR, ALLINANCHOR

 

L’uso di questi operatori di Google evidenzia tutte le pagine che hanno la stringa, che gli passiamo come parametro, come anchor text.

Il primo risultato dell’elenco è quella pagina che ha più link con anchor text uguale alla stringa-parametro. 

INANCHOR:”fiat 500″

 

INTEXT ALLINTEXT


È meno utile degli operatori precedenti, soprattutto in considerazione del fatto che non è più utile come un tempo spammare la keyword nel testo dei contenuti. (Non lo sapevi ? :-)). 

Comunque questa particolare query mostra quali pagine stanno usando la keyword passata come parametro, in maniera più massiccia.

INTEXT:”fiat 500″

 

INURL e ALLINURL


La pagina che Google ci restituisce se utilizziamo questi operatori, mostra quali pagine hanno la keyword passata come parametro nella URL.

Tutti i ragionamenti fatti precedentemente sono validi.

INURL:”fiat 500″

Mi piacerebbe sapere se utilizzate le query in questo modo, per fare SEO ed eventualmente altre query diverse da queste, lo spazio a vostra disposizione è quello dei commenti, che sono apprezzati e graditi.

That’s all folks !